Press Kit

Chi siamo

Ovunque nel mondo c’è Gente di Lago e di Fiume, perché l’acqua dolce ha la capacità - e la prerogativa - di arrivare ovunque in modo capillare, addentrandosi in foreste e pianure, scorrendo sulle pareti delle montagne e mettendo in connessione Paesi e continenti.
Abbiamo sentito la necessità di raggruppare la Gente di Lago e di Fiume intorno al sentimento comune di orgoglio che la accomuna. Era un desiderio e al tempo stesso un’ambizione perché ci sembrava che fino a quel momento l’acqua dolce fosse stata bistrattata e andava “rivendicata” mostrando al mondo il grande potenziale che ha da sviluppare.
Il presidente è Marco Sacco, chef due stelle Michelin del ristorante Piccolo Lago di Verbania. L’ittiologo Pier Paolo Gibertoni, anche vicepresidente, si occupa della parte scientifica dell’associazione.

L'evento "Gente di Lago e di Fiume"

Nel 2017 è nato il Movimento Gente di Lago e di Fiume sul Lago di Mergozzo, poi diventato associazione un anno dopo, nel 2018, quando la sede dell’associazione è diventata Stresa e l’Isola Pescatori nel cuore del Lago Maggiore è stata scelta per l’evento annuale omonimo al sodalizio, “Gente di Lago e di Fiume”, che in quell’anno si
è tenuto per la 1ª edizione.
Da allora l’appuntamento non è mai mancato, nemmeno nel 2020 quando è scoppiata la pandemia di Covid19: non si è potuto fare l’evento sull’isola ma la Gente di Lago e di Fiume si è reinventata organizzando iniziative alternative; nel 2020 i ristoranti del territorio hanno inserito in menu (almeno) un piatto di pesce di lago per tenere alta l’attenzione sull’acqua dolce mentre nell’estate 2021 - ancora provata dalle restrizioni sanitarie - si sono tenuti incontri di divulgazione e approfondimento.
Il 2022 è stato l’anno del ritorno: si è salpati di nuovo per l’isola Pescatori riabbracciando la formula alla quale la Gente di Lago e di Fiume - e coloro che nel frattempo l’hanno conosciuta e si sono appassionati - è più affezionata: “isole del gusto” da godersi in stile street food ma in versione gourmet perché partecipano chef di fama nazionale e internazionale, stellati e non. Sono coinvolti tutti i ristoranti dell’isola e il format prevede che a ogni chef resident viene abbinato uno o più chef ospiti. Le persone passeggiano in autonomia, si godono appieno l’isola in una domenica di ottobre con un ritmo lento e pesce di lago interpretato, reinventato o “sperimentato” in modi tradizionale e nuovo da chef di esperienza. Alle tappe gastronomiche fa da contorno l’intrattenimento: musica,
artisti di strada, spettacoli, arte, artigianato, divulgazione, iniziative per bambini.

Il manifesto

Non c’è un elenco di requisiti da soddisfare per fare parte della Gente di Lago e di Fiume se non provare quel sano senso di appartenenza all’ecosistema di acqua dolce fatto di paesaggi, cultura, tradizioni, sapori da conservare e tramandare. Luoghi di nascita o di affetto, di legami e di esperienze, da cui si parte o ai quali si approda. Chiunque è in linea con il Manifesto (gentedilagoedifiume.com/chi-siamo/) è a tutti gli effetti un componente della Gente di Lago e di Fiume.

Con i corsi d’acqua (dolce, naturalmente) la Gente di Lago e di Fiume è in grado di arrivare in ogni angolo della Terra. Dove ci troverete in futuro? Ovunque, perché per la Gente di Lago e di Fiume, come per l’acqua dolce, non esistono confini né barriere.

Il sito gentedilagoedifiume.com è una “rete” che raccoglie nel tempo gli eventi ed esperienze maturati sul campo, le collaborazioni, connessioni, i progetti, l’impegno nella formazione dei giovani e ogni sfaccettatura che riguarda la Gente di Lago e di Fiume.

Altri obiettivi

Gente di Lago e di Fiume è un’associazione culturale e sociale senza scopo di lucro che oltre a valorizzare il patrimonio dell’acqua dolce ha altre finalità, tra cui:
- creare una rete tra professionisti: chef, pescatori, divulgatori, ricercatori, ittiologi
- investire nei giovani: ogni anno una giornata è dedicata ai ragazzi, i nostri “avannotti”
- sosteniamo progetti altrui che perseguono i nostri stessi fini: tutelare l’acqua dolce,
ripopolarla, conservare memorie, mestieri, tradizioni, ricette, sapori. Appoggiamo il prezioso lavoro degli incubatoi e investiamo nelle idee che scorrono fluide come i fiumi.

FORMATO DELL'EVENTO

Dove? Sull’Isola Pescatori

Quando è nato nel 2018 l’evento “Gente di Lago e di Fiume” ha scelto per casa l’Isola Pescatori (Stresa), simbolo del Lago Maggiore e l’unica stabilmente popolata delle isole del Golfo Borromeo. Non è solo un emblema di bellezza per i turisti ma, come evidente dal nome, quella che più rappresenta i valori di Gente di Lago e di Fiume perché a tutti gli effetti un villaggio di pescatori abitato da famiglie storiche che in passato per vivere hanno sempre gettato le reti in acqua vivendo un rapporto intimo - ma anche di rispetto e riverenza - con il lago.

L’Isola Pescatori è un agglomerato di folclore e tradizione, nido di un “piccolo mondo antico” in cui girare a piedi in una ragnatela di viuzze irregolari che portano a ristoranti, botteghe artigiane e negozietti. Ci sono anche una chiesa, un cimitero, il Museo della pesca e la Casa-Museo dell’artista isolano Andrea Ruffoni. L’esperienza inizia dal viaggio: si parte da Stresa con battelli o taxi boat per approdare al molo dell’isola e lasciarsi trasportare in un micro mondo senza auto immerso in uno scenario da cartolina nel Piemonte settentrionale.

Isole del gusto

Per ciò che l’isola rappresenta - custode di cultura locale, saperi e sapori - è stata scelta come “sede” dell’evento annuale di ottobre “Gente di Lago e di Fiume” (mentre la legale è a Stresa). Il format è stato vincente da subito e perciò non è cambiato: al centro ci sono le “isole del gusto” diffuse sull’Isola Pescatori fuori dai ristoranti; in ognuna si assaggia un piatto a base di pesce d’acqua dolce “condiviso” tra lo chef resident e uno o più chef ospiti che impreziosiscono e “contaminano” la proposta gastronomica. Si tratta di ricette della tradizione ma anche innovative, di reinterpretazioni, sperimentazioni, talvolta di audaci azzardi in grado di stupire o fare ricredere anche i più scettici. Per completare l’esperienza gastronomica si sorseggiano ottimi vini.

Il braccialetto

Il “biglietto” di Gente di Lago e di Fiume si indossa, ed è a tutti gli effetti uno degli elementi della festa. È un braccialetto blu con il simbolo dell’associazione - un pesciolino stilizzato - che va portato al polso il giorno dell’evento per avere libero accesso alle “isole del gusto” e a tutte le attività previste. È una formula “all inclusive” senza pensieri. Colori diversi sono previsti per i ridotti e le gratuità.

Attività

Di solito il programma di “Gente di Lago e di Fiume” si svolge su più giorni e destina la domenica alla festa sull’Isola Pescatori e il lunedì mattina - sempre sull’isola - uno spazio di approfondimento su temi di volta in volta differenti con gli “addetti ai lavori” (chef ma non solo, anche esperti e ricercatori). Il martedì è riservato ai giovani, con il coinvolgimento delle scuole del territorio.La domenica sull’Isola Pescatori tutto è in formula diffusa: le “isole del gusto” ma anche l’animazione con performance di artisti in più punti e orari durante la giornata, musica dal vivo, letture per bambini, dimostrazioni di sfilettatura del pesce o pareggiatura delle reti, incontri con pescatori, divulgatori, esperti, associazioni, prodotti d’artigianato e a tema.

Divulgazione e formazione

Per Gente di Lago e di Fiume non è una frase fatta: da sempre crediamo nel potenziale dei giovani. Dopotutto sono gli “avannotti” che potranno garantire un domani lunga vita all’acqua dolce allo stesso modo in cui immettere i “piccoli” nel lago tutela l’ecosistema e lo mantiene in salute.

Dedichiamo sempre una mattinata ai ragazzi delle scuole con l’obiettivo di creare in loro l’interesse per un mondo ricco e affascinante che spesso hanno fuori casa ma non conoscono né tantomeno vivono. Accendere in loro la fiammella della curiosità e trasmettere il valore del rispetto e della salvaguardia di questo delicato ambiente “dolce” è una priorità dell’associazione, così come trasmettere gli strumenti per essere un domani consumatori attenti e responsabili, cittadini consapevoli e orgogliosi del luogo che vivono.

Marco Sacco, “lo chef d’acqua dolce”

È stato ribattezzato “lo chef d’acqua dolce”, Marco Sacco, perché sulle sponde di un lago - il Mergozzo - è nato ma soprattutto ha fatto di queste origini l’identità della sua cucina. Non è infatti un appellativo che si acquisisce “di diritto" alla nascita, piuttosto la conseguenza di scelte talvolta anche coraggiose perché richiedono di scommettere laddove nessuno si espone. Marco Sacco, abituato alla grande cucina con le due stelle Michelin del ristorante Piccolo Lago affacciato al Lago di Mergozzo, sente la definizione di “chef d’acqua dolce” calzante come una seconda pelle. Sulle sponde del Lago di Mergozzo Sacco, classe ’65, ha vissuto le esperienze di wind surf, passione giovanile portata a livello nazionale in cerca di un vento che il più delle volte mancava, ed è entrato in cucina, l’altro amore che l’avrebbe portato via dall’acqua dolce salvo poi farci ritorno richiamato da quelle radici che non volevano mollare la presa.

Sacco è figlio d’arte: papà e mamma erano ristoratori, lui cresce in cucina. Confida al padre di volere diventare uno chef stellato. Dopo la gavetta in alcuni dei migliori ristoranti francesi viaggia nel mondo, in particolare in Asia alla scoperta di materie prime, tecniche e sapori sconosciuti, e rientrato in Italia prende in mano - negli Anni 90 - il ristorante dei genitori portandolo al vertice della ristorazione italiana: nel 2004 il Piccolo Lago prende la prima stella Michelin e nel 2007 la seconda.

La cucina di Sacco è un mix del carattere: estroso, avventuriero, creativo, curioso. È meticoloso nella ricerca delle materie prime e predilige le locali. Il pesce d’acqua dolce è tra queste. Lo mangiava da bambino, lo conosce bene. Intuisce che può diventare un punto di forza, scommette nella sua riscoperta e non è scontato: manca sulle tavole della maggioranza dei ristoranti del Lago Maggiore, è bistrattato e poco apprezzato. Compie perciò innanzitutto un’operazione culturale fondando nel 2017 il Movimento Gente di Lago e di Fiume - diventato nel 2018 associazione - che fa sistema pescatori, ittiologi, esperti, chef, imprenditori, istituzioni con obiettivo comune di valorizzare il pesce d’acqua dolce sulla tavola nonché l’ecosistema che rappresenta remando tutti nella stessa direzione con le competenze che ciascuno può apportare.

Iscriviti alla newsletter

Per rimanere aggiornato!